Non è un libro di cucina o una guida ai ristoranti, nemmeno un volume che vuole trovar posto tra quelli che insegnano alla gente come si dovrebbe mangiare. E’ un semplice ed ironico viaggio condito da esperienze di vita, dal fascino del passato, dagli aneddoti e dalle curiosità (a volte davvero insolite) messe insieme da un “businessgustaio”, incapace di tenere a bada la propria passione per il cibo e per ciò che esso rappresenta come espressione di comportamento, di cultura e di civiltà prima che di gusto e prelibatezza.
Un viaggio leggero che si snoda attraverso il classico percorso del mangiare, alla ricerca di un piacere che nel piatto coinvolge tutti i sensi perché indissolubilmente legato a luoghi, contesti e momenti particolari.
Un piacere di cui si può godere appieno solo conoscendo il perché delle cose. E la ricerca del perché sta sempre nella storia, in cui è facile lasciarsi trasportare dall’immaginazione e perdersi nei racconti, a volte allegri a volte no, dei bisogni, delle scoperte, delle trasformazioni sociali e delle conquiste che, quando si parla di cibo, sono sempre golosamente affascinanti.